I distillati: la CACHAÇA

La cachaça è un’acquavite ottenuta dalla distillazione della canna da zucchero originaria del Brasile dove è stata assunta come bevanda nazionale.

La cachaça viene ottenuta partendo dal succo della canna da zucchero puro, allo stato grezzo, che non abbia subito raffinazioni e questa è la differenza principale tra la cachaça ed il rum, che invece deriva dalla separazione tra succo e melassa, pur partendo sempre dalla stessa materia prima.

Il succo grezzo viene messo a bollire, viene fatto fermentare con dei lieviti specifici e infine distillato per ottenere la cachaça, con alambicchi sia a metodo continuo che discontinuo. A volte viene anche fatta maturare in botti di legno.

La cachaça ha un colore giallognolo quando viene invecchiata o chiaro e trasparente quando non lo è, e una gradazione alcolica di circa 40%. Il suo odore e il suo sapore sono molto intensi.

E’ conosciuta in tutto il mondo per essere l’ingrediente principale di un tipico coktail brasiliano, la Caipirinha, e anche della Batida, ma può anche essere bevuta liscia con ghiaccio.

Storia e produzione della Cachaça

Nasce nel Cinquecento quando le tecniche di distillazione dello zucchero furono esportate dai portoghesi dall’isola di Madeira alla loro colonia brasiliana.

Inizialmente era considerata una bevanda povera, tipica degli schiavi, ma dal Seicento le tecniche di produzione della cachaça si raffinarono talmente da farla apprezzare un po’ a tutte le fasce della popolazione e; attualmente in Brasile si contano circa 5.000 marche diverse di cachaça.

La sua produzione annua supera gli 1,3 miliardi di litri annui, dei quali solo l’1% viene esportato all’estero (maggiormente in Germania): una produzione record, seconda solo a quella della birra.

Fonte: Barman Italia, Tipsy Bartender e Mixologyst Magazine of Bar Culture

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